Piazza Garibaldi, chiuso un cantiere se ne aprirà un altro

Per risolvere il problema delle infiltrazioni sotto il piano stradale bisogna deviare due condotte della Ruzzo Reti. A fine mese ‘scambio’ di posizione per i lavori

TERAMO – Quello che poteva essere scoperto se solo si fosse scavato nel problema, nel cantiere dell’Ipogeo, è venuto fuori durante i lavori di riqualificazione decisi dall’amministrazione d’Alberto, avviati ai primi di luglio: a provocare le infiltrazioni d’acqua con conseguenti problemi sulla sala sottostante la struttura di piazza Garibaldi, per buona parte deriva dall’interferenza di una doppia condotta della ruzzo Reti. La soluzione del problema è semplice ma allo stesso tempo complica tempi e modalità di chiusura del cantiere della piazza, snodo centrale del traffico cittadino.

Lo hanno spiegato questa mattina il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Cavallari. Il cantiere dell’Ipogeo proseguirà nella sistemazione in superficie e sotto il piano stradale, con tempi stimati di altre tre settimane circa. successivamente, la Ruzzo Reti interverrà per creare un by-pass della condotta che attraversa la piazza e sormonta l’Ipogeo: questo comporterà l’apertura di un secondo cantiere, stavolta sul perimetro esterno di piazza Garibaldi, che di volta in volta bloccherà il traffico sulla via interessata dall’incrocio.

L’amministrazione ha fatto intendere che l’intervento è necessario per risolvere una questione annosa e che diventa anche importante per la messa in sicurezza del piano stradale della piazza intera. Dunque tra tre settimane verrà restituita al traffico la corsia interna, quella oggi delimitata e occupata dal new-jersey, mentre verranno isolati spicchi laterali a seconda della zona dei lavori Ruzzo, che partiranno dalla direttrcie di viale Bovio. Un invito a pazientare è stato rivolto ai cittadini che ogni giorno utilizzano l’attraversamento dello snodo a nord del centro storico, ma soprattutto ai genitori e ai famigliari dei bambini che frequentano le scuole della zona, che spesso fanno ricorso alla sosta selvaggia su piazza Garibaldi per accompagnare gli alunni: “Non ci sarà tolleranza come accaduto finora – ha spiegato Cavallari – proprio perchè la concomitanza con il cantiere impone spazi più ristretti al traffico”. Non è escluso che buona parte del cantiere lavorerà di notte per rendere meno disagiata la situazione.

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